Scrive V. Hugo: “Fissa lo sguardo del tuo cane e tenta ancora di affermare che la bestia non ha un’anima”. Con queste parole mi piace ricordare il nostro primo incontro avvenuto il giorno 24 ottobre 2009. Quei teneri e grandi occhioni neri quel muso sottile e lungo.  E’ da allora che tra noi si e’ stabilita un’intesa perfetta: lei golosa e pigrissima io dispensatrice di coccole e crocchette … non smetterebbe mai di mangiare! Ha divorato la tessera di Sky il diffusore per ambiente e perfino le bollette di Hera. Ci saluta sulla porta come se non ci vedesse da anni e butta giu’ tutto dal tavolino dell’ingresso con la sua lunga codona nera… Ma come faremmo senza di lei! Chiudo la mia testimonianza con J. Prevert: “Lasciate entrare il cane coperto di fango si puo’ lavare il cane e si puo’ lavare il fango; ma quelli che non amano ne’ il cane ne’ il fango quelli no non si possono lavare”

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