I Greyhounds e il crollo economico
I tempi sono davvero duri, la preoccupazione per il futuro sta mettendo a dura prova tutti i settori economici del mondo intero e non lascia indenne anche il mondo degli animali e il loro mantenimento. In particolare in Irlanda stiamo assistendo a un tracollo economico dello Stato e, di conseguenza, ad un aumento di greyhound “scartati”.
C’è un certo numero di motivi per cui i greyhound vengono ritirati dalle corse.
E’ necessario considerare che in nessun caso un cucciolo viene allevato perché abbia un futuro fuori dal kennel o dalle piste. Questo è il primo grande filtro che seleziona l’esistenza di ogni greyhound ed è il primo e il più importante fra i motivi per cui vengono già scartati i cuccioli.
I grey devono passare attraverso differenti selezioni per essere ammessi nelle varie categorie di corsa.
Cani non abbastanza veloci, timidi, che non “spingono” perché non sono competitivi, che non sgabbiano nel modo corretto o che non corrono insieme al gruppo vengono scartati dalle prime prove.
Un grey che corre all’esterno del gruppo e allarga troppo in curva perdendo secondi non è considerato un valido racer.
A questo si aggiungono i problemi fisici connessi strettamente all’attività agonistica.
Correre in pista è estenuante. Urti, cadute in gara, acidosi da sforzo eccessivo sottopongono l’apparato muscolare e scheletrico a grande e costante stress.
Altre cause meno comuni includono il cronico affaticamento muscolare a causa di acidosi indotta da stress o l’ipertermia, la ‘racing thirst’ , che provoca crampi diffusi e dolori allucinanti.
Riportare ad uno stato di salute ottimale un grey prende tempo e costa soldi, economicamente è più redditizio sostituirlo immediatamente con un nuovo atleta.
Dopo i 3/4 anni in genere i levrieri sono meno competitivi nelle corse a causa della combinazione di età, lesioni croniche di base e stress, quindi non rappresentano più un investimento e vengono scartati.
Nessuno fra le migliaia di greyhound allevati in Irlanda ogni anno ha un’aspettativa di vita che vada oltre la pura carriera agonistica. Che siano stati grandi campioni o cuccioli inadatti alla pista la sorte finale è decisa già al momento della nascita. Tutti sono stati , sono o saranno scartati.
Oltre a tutte queste “cause” di ritiro, oggigiorno grava sulla testa dei migliaia di greyhound irlandesi anche una crisi economica davvero terribile. I trainer non riescono più a vendere i loro cani come un tempo, i costi delle aste si sono abbassati drasticamente, anche l’Inghilterra che era il grande compratore di greyhound da corsa irlandesi ha diminuito enormemente il numero dei cani che importava. Tutto questo ha portato, e lo stiamo vedendo ogni giorno di più, a un enorme numero di cani da adottare (quando va bene) ma ancora di più sono quelli portati nei pound dove gli sono concessi solo 5 giorni di vita. Se entro 5 giorni dal loro inserimento nel pound qualcuno decide di prenderli e darli in adozione, hanno una possibilità, ma purtroppo il 90% di loro se solcano quella soglia maledetta sono “messi a dormire” per sempre.