Cuore e Mani del GACI
La più grande ricchezza delle assoziazioni
La più grande ricchezza delle assoziazioni
La più grande ricchezza di un’associazione Il GACI, per continuare la sua opera di salvataggio e adozione di levrieri, ha predisposto un piccolo mercatino fatto in gran parte di oggettistica. Molte persone, per dare il loro contributo, donano all’associazione oggetti che loro stessi producono, così oltre ad aggiungere nuovi articoli al nostro mercatino abbiamo sempre inediti prodotti artigianali e di qualità. Da tutt’Italia piccoli gruppidi persone si riuniscono alla sera e ricamano, cuciono, stampano, disegnano, per poi offrire i loro prodotti al mercatino. In questi anni abbiamo avuto tante iniziative di solidarietà…persone che hanno creato cappottini da inviare ai rifugi bisognosi, che hanno raccolto fondi per donare cibo a canili in difficoltà; insomma ognuno fa la sua parte, anche piccola, ma tanto importante. Il GACI non opera formalmente sul territorio italiano, essendo i cani che diamo in adozione provenienti da Irlanda e Spagna. Per questo dettaglio, l’associazione non potrà mai ricevere contributi statali, così tutto quello che si può raccogliere è ben accetto e i fondi a disposizione sono frutto di promozioni o donazioni. Proprio perché i cani arrivano da paesi lontani, i costi di trasporto sono altissimi. A questi, si aggiungono le spese organizzative e di sostegno. Nessun componente dell’associazione percepisce stipendio: vengono solo rimborsate spese per la continuazione dell’opera, come ad esempio le telefonate necessarie a contattare adottanti e ad organizzare gli spostamenti dei cani dai loro paesi. Per ogni viaggio vengono donati al rifugio di Abacete 600 euro. Per quanto riguarda i greyhound diamo come spese di trasporto a chi ci effettua il viaggio dai 2300 ai 2700 euro a viaggio. Il resto del costo è spesato dal Board Irlandese, per un totale a viaggio di 5000/ 5500 euro. Tutti i contributi che vengono raccolti dal mercatino e dalle donazioni, sono impiegati per finanziare altri viaggi della speranza. Se non si hanno questi contributi per i trasporti, è impossibile riuscire a portare nuovi levrieri in Italia