Nel mese di dicembre, quando le temperature della piana di Albacete sono abbondantemente sotto zero per tutta la notte e buona parte della giornata, sono comparse nell’area di una vecchia stazione di servizio in mezzo alla campagna due cucciolone di galgos randage, affamate, terrorizzate … due dei 50.000 fantasmi che si aggirano ogni anno abbandonati a se stessi per i campi spagnoli delle Regioni di galgueros.
Una famiglia che fa accoglienza di cani temporanea collaborando con Arca de Noè ha avvisato della loro presenza ed ha cominciato a mettere cibo ed acqua affinchè le due galghe rimanessero in zona e non si allontanassero troppo, rischiando così la vita magari per colpa di un incidente d’auto o chissà …
Le due erano davvero schive e spaventatissime, impossibile avvicinarsi, impossibile pensare di prenderle con facilità: non appena si fermava la macchina nella zona della stazione di servizio loro si alzavano dal prato dove erano sdraiate a prendere il sole x cercare di scaldarsi un pochino e scappavano immediatamente, allontanandosi il più possibile.
Il lavoro di recupero è iniziato dunque con infinita pazienza: cibo e acqua quotidianamente lasciati sempre nello stesso posto e sempre la mattina da rimettere in quanto utilizzati totalmente; mai un movimento brusco, mai un tentativo di avvicinarsi alle galghe …. si lasciavano i contenitori con pappa e acqua e via fino al giorno dopo, con la speranza che alle galghe non accadesse nulla e che la mattina successiva fossero ancora li.
Carla e Guanda (la galga tigrata), così sono state chiamate, erano simbiontiche .. ciò che faceva una faceva l’altra, come si muoveva una si muoveva l’altra, Carla molto più paurosa di Guanda e molto più selvatica …. impossibile pensare di prenderne una e lasciare l’altra al suo triste destino sola in mezzo al nulla; andavano prese entrambe contemporaneamente!
I levrieri sono cani abitudinari, ti studiano da lontano, decidono se può essere il caso di non preoccuparsi troppo … e così, con il passare dei giorni, Carla e Guanda hanno cominciato a correre sul posto dove veniva messo il cibo e l’acqua appena sentivano il rumore della macchina …la fame, il freddo, hanno contribuito a far si che cominciassero a abbassare la guardia e a rilassarsi un pochino … adesso era giunto il momento di tentare qualcosa con la possibilità che funzionasse.
Una mattina all’alba è stata montata una gabbia trappola, grande, in modo da avere la speranza di poterle prendere entrambe; i volontari ancora di notte, hanno costruito la gabbia proprio nel posto dove erano state abituate le galghe a trovare il cibo e hanno riempito i contenitori di pappa estremamente odorosa e saporita …. nel voltarsi per uscire dalla gabbia il loro stupore è stato vedersi alle spalle le due galghe, fameliche, attirate dal profumo e pronte a gettarsi sulla pappa … molto lentamente, muovendosi piano e con circospezione, i volontari si sono spostati, allontanati, nascosti dietro un muro in rovina per osservare e sperare che le due entrassero nella gabbia entrambe e rapidamente.
La prima ad entrare è stata Carla mentre Guanda cercava di tirare il contenitore del cibo verso di lei ma dall’esterno della gabbia … non era possibile schiacciare il telecomando e far chiudere la gabbia fino a quando entrambe non fossero state dentro, senza possibilità di uscire al volo e questa è stata la parte più dura, interminabili minuti nei quali il terrore era che anche Carla decidesse di uscire di nuovo ….. invece, in un attimo, Guanda è entrata e zack! i volontari hanno fatto scattare la porta che ha bloccato le due galghe finalmente al sicuro, finalmente nelle mani amorevoli dei volontari di Arca de Noe.
E’ iniziata la nuova vita di queste due cucciolone di galgo: ora sono in rifugio, in attesa di adozione, sono spaventate, sono sempre tra loro vicine, si stanno abituando pian piano al nuovo ambiente: pappa ogni giorno, un riparo la notte; persone che si occupano di loro e che si avvicinano solo per regalare loro una carezza, un bocconcino …. quanta fatica, quanto lavoro, quanto tempo hanno dedicato i volontari per poter regalare a queste due galghe fortunate una speranza di nuova esistenza … quanti sono i cani che non incontrano sulla loro strada persone speciali che si spendono per aiutare, per salvarli da un triste destino …. Bravi, ragazzi! complimenti!